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MONTELAGO CELTIC FESTIVAL SU DUE RUOTE





Vi è mai capitato di avere quel momento in cui scoprite l'esistenza di  un posto che vi sembra super interessantissimo da vedere e di saltare dalla sedia dicendo "CI DEVO ANDARE!"? Beh per me è stato proprio così, in un giovedì mattina torrido di un agosto appena iniziato, assieme a mio padre dopo aver caricato la moto con sacchi a pelo, tenda, zaini e kit per la sopravvivenza, siamo partiti alla volta di Foligno; non sapevamo cosa aspettarci da quel viaggio, sapevamo soltanto che dopo qualche ora saremmo arrivati ad un Festival Celtico della durata di tre giorni, un pò eccentrico e un pò wild come piace a me, a cavallo tra gli Appennini umbro-marchigiani. Dopo aver macinato oltre 300 km in circa 4 ore finalmente arriviamo a destinazione; il clima non vuole proprio assisterci, il caldo è micidiale e all'orizzonte neanche una zona d'ombra, non ci facciamo scoraggiare più di tanto e decidiamo di darci da fare subito montando un accampamento come meglio possiamo, con tanto di  tavolino, sedie, una  tenda e pure una specie di entrata sfruttando dei pali di legno trovati per caso. 



Nel pomeriggio per ammazzare il caldo facciamo un giro verso il centro della festa, che però comincerà solo al tramonto. Avvicinandoci sempre più al centro dell'altopiano, scorgiamo migliaia di tende e, facendoci spazio tra queste, cerchiamo sollievo sotto i mega tendoni comuni. La sera si aprono le danze, le luci sul festival si accedono, alla musica vengono accompagnati balli e in mezzo ai mercatini vari ci scappa anche qualche duello medioevale e un tiro con l'arco. La prima sera la passiamo così, tra un bicchiere di ippocrasso e balli strani! La prima impressione è stata quella di essere finita in un mondo parallelo, dove si può sfogare la propria creatività e pazzia, dove ognuno si sente in dovere di far uscire la propria personalità; voi direte: pensiero troppo filosofico per un festival beh dovete andarci e vi ricrederete!  
Questo però è anche un blog di escursioni, e neanche questa volta non ho perso occasione per visitare a piedi la bella Umbria e le marche. Nei due giorni a seguire abbiamo visitato più posti che potevamo, partendo dal Lago di Fiastra, facente parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si tratta di un lago artificiale ma di grande bellezza, caratterizzato da acque limpidissime che sfumano in un insolito azzurro turchese. Un bel pranzetto improvvisato sulle sue sponde e un bagno rinfrescante ci migliorano la giornata. Nonostante le temperature alte, nel primo pomeriggio scatta anche la voglia di fare una breve escursione intorno a tutto il diametro del lago. Dalla strada soprastante la sponda est del lago si può intraprendere l'itinerario delle Lame Rosse, per scoprire rocce rosse dall'impareggiabile bellezza dovute al substrato di ferro in vista che riveste le montagne. 

LAGO DI FIASTRA - PARCO DEI MONTI SIBILLINI
Un altro luogo d'interesse è la palude di Colfiorito, area di sosta di uccelli migratori però soggetta a periodici mutamenti del livello delle acque. Nei meravigliosi specchi d'acqua si fa spazio una ricca vegetazione idrolitica come la ninfea bianca che ne ricopre gran parte. Questo parco è il più piccolo tra le aree protette dell'Umbria ed è stata dichiarata patrimonio dell'umanità, anche qui partiamo a piedi con una borraccia e tanta voglia di scoprire e ci dirigiamo verso Forcatura, un paesino nelle vicinanze, sulla strada incontriamo il Molinaccio, un antico mulino anch'esso di interesse storico. Inoltre a chi piacciono i musei, vi segnalo il museo naturalistico che ha sede a Foligno.



PALUDE DI COLFIORITO
 Parco di colfiorito - panorama da forcatura













Alla prossima!

Miriana 

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