Napoli e il suo golfo, sono diventate una delle destinazioni turistiche più popolari d'Italia negli ultimi anni, visitatori internazionali e artisti da tutto il mondo hanno esaltato l'indiscutibile bellezza delle vicine Capri e Ischia , tuttavia c'è molto di più da scoprire, a partire da una piccola perla: Procida

Procida dista soltanto poco più di mezz'ora di aliscafo dal porto di Napoli, ed è ufficialmente la più piccola tra le isole Flegree, il suo perimetro misura soltanto 16 chilometri, e offre una costa frastagliata che si fonde con il susseguirsi di vicoli stretti che profumano di limone e fichi d'india, angoli nascosti e tavolozze di colore che si estendono fino al mare,ben lontana dalle troppo turistiche e vicine isole sorelle. Grazie alla sua storia si tumultuosa, ma anche grazie ad artisti come Massimo Troisi e Michael Redford  che hanno deciso di girare alcune scene del film: "Il postino", che la città ha ottenuto lo status di Capitale Italiana della cultura 2022. 

VISITARE AL MEGLIO PROCIDA 

A causa della sua piccola natura, molti viaggiatori visitano Procida in una gita di un giorno da città vicine, ma il mio consiglio è prendersela con calma e soggiornare almeno una notte. 

Un ottimo modo per visitarla secondo me è avventurarsi a piedi, senza per forza avere una meta precisa, perdendosi tra i colori pastello delle casette addossate. Per chi è habitué del luogo, infatti, vedere abitazioni colorate una diversa dall'altra è cosa nota, ma per chi ci va per la prima volta, è uno spettacolo sorprendente. Seppur io sia di origine campane,  ho avuto la fortuna di visitarla per la prima volta ad agosto, durante la pandemia, e il comune non prevendo tanti turisti ha autorizzato auto e motorini a circolare nel centro storico, in sintesi: "attenzione a non farvi investire".

Sbarcati dal traghetto, ci si trova nel porto commerciale di Marina Grande, che si trova di fronte a Palazzo Montefusco  e la sua stupenda merlatura, da qui ci incamminiamo..

nel cuore dell'isola si erge sopra di noi Palazzo d'Avalos che si affaccia in modo prorompente sul Golfo di Napoli, poco sotto Terra Murata, fortezza medievale edificata nel punto più alto dell'isola per difendere i procidani dalle varie invasioni, un luogo estremamente bello che cade a picco sul mare.

Non può mancare l'abbazia di San Michele Arcangelo: dove sono custodite numerose opere d'arte.

Marina di corricella: borgo più antico dell'isola, il borgo per antonomasia dei pescatori.

Prima di andare via, è d'obbligo passare dall'isola di Vivara, piccola selvaggia e incontaminata, è ciò che resta di un cratere vulcanico. oggi non è accessibile, in quanto è divenuta nel tempo oasi protetta e riserva naturale, popolata da numerose specie di uccelli acquatici, ma anche di conigli selvatici. 

LE SPIAGGE

Pozzo vecchio anche chiamata spiaggia "del postino", incantevole angolo in cui sono state girate alcune scene dell'omonimo film . degne di nota anche chiaiolella, chiaia, ciraccio e spiaggia della lingua quest'ultima adiacente all'imbocco del porto di Marina di Procida.

DOVE DORMIRE 

Noi abbiamo Soggiornato per 1 notte al Leone di Mare ubicato in una zona famosa per la pesca e le escursioni in bicicletta e dista soltanto 5 minuti a piedi dalla spiaggia.

DOVE MANGIARE A PROCIDA 

Ciò che caratterizza Procida, sono di certo gli enormi limoni profumatissimi, proprio per questo appena attraccati ho deciso di rinfrescarmi con una buona granita al limone e una lingua di bue, in un bar scovato passeggiando tra i numerosi vicoletti.

per ovvie ragioni la cucina procidana è basata su piatti di mare, quindi per pranzo ho deciso di optare per il "cuoppo"di alici, da una rosticceria fronte porto, godendomi la pace e le voci silenziose degli pescatori.

Avete deciso di visitare procida con la dolce metà per un weekend romantico? allora mi sento di consigliarvi il ristorante  La Lampara con la sua terrazza panoramica sulla Corricella regala una vista davvero incredibile, che fa da cornice a una piacevole esperienza culinaria.

Per qualsiasi domande e curiosità, vi invito a seguire il mio profilo Instagram LINK SULLA HOME PAGE. 

Giorno 1

Vista dalla torre dei Lamberti

• Piazza del Plebiscito: è detta anche la piccola San Pietro da quando Ferdinando I di Borbone ordinò la costruzione del porticato e della basilica attenendosi fedelmente a Piazza San Pietro, infatti la cupola di piazza Plebiscito risulta essere la seconda più grande d'europa dietro solo a quella romana.

• Napoli sotterranea: Un tour sotterraneo, attraverso un'antichissima rete di gallerie e cunicoli che percorrono tutta la città e che durante la Seconda Guerra Mondiale era rifugio per i cittadini. In parte risultavano essere antichi acquedotti; da quest'ultimi nasce una delle leggende partenopee più famose, lo spirito leggendario di ragazzino deforme chiamato Munaciello, con indosso un saio e fibbie argentate, ed esperto di questi cunicoli, le cui intercapedini sbucavano a casa delle signore e si dice approfittasse per rubare cibo o fare scherzetti.

• Spacca napoli: Una delle strade più caratteristiche del centro storico, chiamata così perchè divide la città in due parti mediante una linea netta.

• Il metro dell'arte: Ogni stazione di napoli ha una fermata esteticamente originale e caratteristica, ma spicca tra tutte quella di Toledo, facente parte di un percorso ferroviario che va dalla stazione di Vanvitelli a municipio e università.

• Duomo e il tesoro di San Gennaro: La devozione e l'amore che i napoletani hanno nei confronti di San Gennaro è viscerale e per capirlo fino in fondo bisogna entrare nel Duomo di Napoli dove è custodito il tesoro del martire più amato della città, una raccolta di reliquie e oggetti preziosi. Se siete curiosi, nel Sabato precedente alla prima Domenica di Maggio e il 19 Settembre si svolge il Miracolo di San Gennaro per assistere in prima persona alla liquefazione del sangue del santo.

• Via San gregorio armeno: è conosciuta come la via dei presepi, in questa strada durante tutto l'anno si trovano esposizioni delle botteghe artigiane, che vanno dai presepi a sculture tra le più originali e bizzarre.

• Maschio angioino o Castel Nuovo,  si tratta di uno storico castello medioevale e rinascimentale per iniziativa di Re Carlo I d'Angiò nel 1266.

•  Tour intorno al Vesuvio: per gli amanti del trekking, è sicuramente una delle esperienze più belle da fare almeno una volta nella vita. Un'alta perla è la riserva naturale degli Astroni,un polmone verde a pochi passi dal centro di Napoli, si tratta di un cratere spento facente parte del più complesso cratere di Agnano. Ad oggi è visitabile solo in parte poiché più di 1/3 della riserva è andata distrutta durante un incendio nel Luglio dello scorso anno.

• Via dei tribunali: parallela a Spaccanapoli, conduce da Porta Capuana a Porta Alba, ossia due delle 9 porte che segnavano l'ingresso alla città di Napoli durante il Regno della Casata d'Aragona.La prima porta è affiancata da due Torri dette dell'onore e della virtù, la seconda fu fatta costruire dal viceré Don Antonio Alvarez di Toledo nonché duca d'alba, da cui prende il nome, ora conosciuta come via delle Librerie in quanto congiunge piazza Dante con piazza Bellini.

• Posillipo: una delle zone collinari più incantevoli della città,rappresenta infatti la zona alta insieme al Vomero che si affaccia sul Golfo di Napoli. 

Isola di Gaiola