La Puglia, situata nel cuore dell'italia meridionale, per la ricchezza di paesaggi idilliaci, città instagrammabili e delizie culinarie la rendono una delle regioni piu seducenti d'europa. Per i viaggiatori solitari come me che cercano un equilibrio tra esplorazione, tranquillità, avventura, clima meraviglioso e cibo, soddisfa ogni singolo aspetto.
Aspettatevi giorni rilassanti in città color miele, città e case imbiancate punteggiate da trulli dal tetto conico. La Puglia è una vera e propria delizia archittetonico. Uliveti soleggiati, vigneti e spiagge di sabbia dorata ne accrescono ulteriormente il fascino, insieme a mercati locali e favolosi ristoranti.
Una panoramica del viaggio per chi viaggi da solo:
Cerca di trascorrere almeno quattro o cinque giorni in Puglia per avere un'idea autentica del carattere della regione. Bari, la capitale, è un ottimo punto di partenza, con i suoi mercati vivaci, la vivace vita notturna e il suggestivo centro storico. Spingendoci leggermente piu' a Sud, lungo la costa adriatica, Polignano a mare è una tappa obbligata per la sua spiaggia di ciottoli bianchi, racchiusa da imponenti scogliere calcaree.
Assicurati di fare un salto ai trulli di Alberobello, dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, e alla città imbiancata di Locorotondo. Distano soltanto 9 km l'uno dall' altro
TAPPE OBBLIGATORIE
- Bari vecchia
- Polignano a Mare
- Monopoli
- Alberobello
Allerta arancione per criticità idrogeologica e idraulica nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, dove persiste la possibilità di frane per scivolamento e colamenti lungo i versanti con condizioni idrogeologiche fragili. Lo fa sapere la Regione Emilia Romagna.
Dal pomeriggio di mercoledì 24 maggio sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali, più probabili sulle zone di pianura, con possibili effetti e danni associati, critici per le zone ancora interessate da dissesti idraulici causati dalle piene precedenti. Permarranno condizioni di criticità idraulica rossa per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d'acqua, che gravano sul reticolo secondario e di bonifica. - prosegue la nota -. Si raccomanda di prestare la massima attenzione ai canali ufficiali di informazione per avere un aggiornamento costante sull'evolversi della situazione".
Le fake news non hanno confine e coscienza. Gira da giorni e continua a farlo, insistentemente, anche nelle chat sorte a decine dove le persone si scambiano richieste di aiuto e appelli legati all’emergenza di questi giorni, la regina di tutte le bufale di questa tragica catena di eventi alluvionali: l’allagamento di mezza Romagna sarebbe colpa della diga di Ridracoli che sta sopra Forlì.
Così rilancia, solo per fare un esempio, Red Ronnie tv, il canale youtube del noto presentatore musicale che vanta ben 230 mila iscritti e, per quanto riguarda questa bufala in particolare, decine di migliaia di visualizzazioni. E che già in epoca Covid si distinse per disinformazione. Secondo la versione raccontata da una voce anonima e rilanciata dal canale, non solo sarebbe colpa della diga, ma addirittura lo sversamento di acqua additato come causa degli allagamenti a valle sarebbe stato fatto apposta. Un’accusa gravissima: all’origine dei drammatici allagamenti ci sarebbe una sorta di complotto delle autorità (quali?) con obiettivi inimmaginabili. Per tentare di arginare (è proprio il caso di dirlo) questa incontrollata diffusione di notizie che provocano allarmismo da un lato e insulti e minacce social dall’altro, l’autorità che gestisce la diga di Ridracoli intende denunciare e chiedere l’identificazione di chi ha contribuito a far girare questa enormità.
La funzione della diga
Per quanto riguarda lo sversamento finito al centro di questa vicenda, eccone la spiegazione: la diga, nata per raccogliere acqua da potabilizzare, è stato utilizzata per tentare di attenuare (laminare è il termine tecnico) i colmi di piena dei fiumi a valle (Bidente). Bisogna immaginarsi una gigantesca vasca da bagno in cui il rubinetto è al massimo (pioggia) e lo scarico (diga) viene aperto: la vasca continua a riempirsi ma a una velocità molto inferiore, così come la «perdita» di acqua è più lenta, permettendo di temperare la portata dei fiumi a valle. Magari non basta, ma l’obiettivo è quello. E guarda caso, il Bidente è uno dei corsi d’acqua che ha dato meno problemi in questo disastro romagnolo. Per chiudere, vale la pena sottolineare che in alcun modo l’acqua che esce da quella diga (e ne sarebbe uscita comunque in presenza di precipitazioni eccezionali) ha la possibilità di arrivare fino ad allagare addirittura le campagne tra Faenza e Ravenna. Basterebbe guardare una cartina geografica. Una volta usciti dall’emergenza, sarà doveroso verificare eventuali responsabilità, errori o sottovalutazioni di quanto accaduto in Romagna. Ma non a suon di disinformazione.